Risotto Panna e Salmone Vegano
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Questo risotto vegano con salmone e panna è cremoso e indulgente. Il primo pefetto per stupire e ricevere complimenti!
Oh come mi mancana un buon vecchio risotto pescioso.
Grazie a un’ampia selezione di marchi, oggigiorno per noi vegani è possibile concedersi alternative senza carne/pesce estremamente decenti (e spaventosamente fedeli nell’aspetto).
Ok, non sarà l’alternativa più del mondo, mi sembra già di sentirvi. Però penso che ogni tanto ci stia pure, specie se da “onnivori” prediligevate il pesce, come me d’altronde.
Prestate giusto un occhio di riguardo se siete celiaci o intolleranti al glutine, dal momento che, queste alternative vegetali, sono spesso realizzate con glutine di frumento così come proteine di pisello o soya.
Se i tranci di salmone vegano non dovessero ancora essere disponibili nei supermercati di fiducia, oppure siete gluten free o semplicemente preferite stare alla larga dai prodotti processati, potete sostituire il “salmone” con questo salmone di tofu o con il salmone di carote affumicato (noto anche come salmon lox).
Detto questo, questo risotto vegano con panna e salmone ricorda al 100% il tipico risotto ai frutti di mare che viene servito in qualsiasi ristorante costiero italiano.
Splendidamente “all’onda” e super cremoso, il tutto bilanciato con succo e scorza di limone. Se avevate un debole per i piatti di pesce, allora vi garantisco che adorerete questo risotto cruelty free.
Consigli per un buon Risotto fatto in casa
CONSIGLIO 1: Selezionare il riso adatto.
Anche se ciò può sembrare poco importante o secondario, vi assicuro che preparare il risotto con il riso perfetto è assolutamente la chiave per un risultato assicurato.
Perciò fate in modo di acquistare le varietà di riso Arborio o Carnaroli, le quali in realtà sono abbastanza simili, e rientrano nella categoria del riso “Superfino”.
La principale differenza tra i due è che i chicchi di riso Arborio tendono a cuocere integralmente, doventano per cui morbidi e rilasciano un amido cremoso, mentre il Carnaroli tende a mantenere meglio la cottura, e, di conseguenza, rimane più “al dente”.
Personalmente preferisco usare il Carnaroli in generale, perché mi piace che il risotto abbia un po’ di consistenza, specialmente in risotti come questo che vi sto propronendo oggi, che prevede l’aggiunta di panna da cucina.
CONSIGLIO 2: Tostare il riso prima di sfumarlo.
Dopo il soffritto, assicuratevi sempre di aggiungere il riso e farlo tostare bene per 30 secondi buoni o fino a 1 minuto. Ma osservatelo attentamente e assicuratevi di non bruciarlo!
Questo passaggio è importante sia per esaltare il sapore che per portare il riso a temperatura.
L’alcol è l’ingrediente che seguirà questo passaggio.
Potate usare qualsiasi alcol vi venga in mente per dare un tocco personalizzato alla vostra creazione. In Italia viene utilizzato principalmente il vino e, occasionalmente, la birra.
Consiglio di aggiungere dell’alcool freddo (meglio se freddo di frigo) in quanto risulterà in uno shock termico che conferirà più sapore ai chicchi di riso.
CONSIGLIO 3: utilizzare brodo fatto in casa.
Potrebbe sembrare troppo complicato o laborosio, ma credimi, preparare il brodo vegetale con cui andare ad irrorare il risotto è decisamente più preferibile all’uso del dado o le alternative già pronte da supermercato.
Un semplice brodo genuino si prepara in pochissimo tempo ed è realizzao con verdure facilmente reperibili in qualsiasi dispensa o frigorifero. Se siete allo stretto coi tempi, vi basterà lasciarlo in infusione mentre vi occupate di tutta la preparazione per il risotto stesso.
Il brodo, infatti, dovrebbe essere la prima cosa che si mette su, per essere cotto da un minimo di 15 minuti a un massimo di 45-60. Ovviamente più a lungo cuoce, più sarà infuso e aromatizzato. Ma, a prescindere dal tempo a disposizione, vi assicuro che qualsiasi brodo casereccio farà la differenza.
Un brodo vegetale base è composto da un minimo di 3 verdure, le semplici: carote, cipolla, sedano. Il segreto per una versione veloce consiste nel tagliare le verdure a tocchetti in modo che possano insaporire l’acqua più facilmente.
Potete dare largo alla fantasia e includere più verdure e/o ritagli/scarti che avete a portata di mano.
Ad esempio potete aggiungere funghi freschi o essiccati per un sapore corposo, deciso e “terroso”, o persino alghe per conferire un profumo di mare (che è proprio ciò che andremo a fare più avanti).
Non c’è una regola vera e propria, e il risultato sarà un bel liquido fragrante che non solo andrà benissimo nei tuoi risotti, ma che può anche essere usato per insaporire zuppe e stufati, o semplicemente da gustare così com’è.
CONSIGLIO 4: Terminare con un grasso.
L’ultimo consiglio che voglio darvi oggi per avere un risotto perfetto, come quelli del ristorante, è di finirlo sempre con un po’ di grasso.
Il grasso è fondamentale nel processo di mantecatura in cui grassi e amidi si vanno a emulsionare proprio per conferire quella consistenza cremosa e irresistibile, tipica dei risotti.
Si possono utilizzare svariati tipi di grassi, a partire dai classici oli e burri, passando per creme spalmabili di frutta secca (se seguite una dieta oil free), e arrivando a formaggi e panna vegetali. Anche in questo caso, date spazio alla fantasia e iniziate a cucire il vostro risotto perfetto in linea con le vostre esigenze dietetiche e non.
Nella fase finale, ovvero quella di mantecatura, dobbiamo assicurarci che il riso abbia raggiunto la consistenza “al dente”.
A questo punto non ci resta che spegnere il fuoco e rimuovere la padella dal fornello.
Ora è la volta dell’aggiunta dei grassi, che andremo a incorporare un po’ come se volessimo montarli al risotto. Questa fase ci permetterà di ottenere una consistenza al contempo super cremosa e areata.
A questo punto, anche se so che sarete trepidanti, ricordatevi che la pazienza paga. Infatti, vi consiglio di attendere almeno un paio di minuti prima di servire il vostro meraviglioso risotto fatto in casa
Mi ringrazierete dopo.
Buon appetito!
Come fare il Risotto con Panna e Salmone Vegano
Ingredienti:
250 g Riso Carnaroli
200 g Salmone Vegano (ho usato il Vivera; guarda note)
125 g Panna da Cucina Vegetale
100 g Vino Bianco (Chardonnay)
1 Limone (non trattato)
1/2 Cipolla Bianca
1 cucchiaio Olio Extra Vergine di Oliva
1 Spicchio d’Aglio
Sale
Pepe Bianco
Finocchietto Selvatico per guarnire
…per il brodo…
1 l Acqua Filtrata
1/2 Cipolla Bianca
1 Carota
1 Mazzetto Aneto (o Finocchietto Selvatico)
1 cucchiaino scarso Alga Wakame Secca
1 pezzetto Alga Kombu
1 cucchiaino Sale Marino
Procedimento:
1.Preparare il brodo. Mondare e tagliare a metà la cipolla (riservatr l’altra metà per il “soffritto”), tagliare a tocchetti la carota, aggiungere l’aneto, il sale e le alghe. Portare a bollore e lasciar sobbollire per almeno 15 minuti prima di aggiungerlo al risotto (nota bene: più si lascia cuocere, meglio è).
2. In una padella scaldare un filo d’olio con uno spicchio d’aglio schiacciato, e far rosolare i filetti di salmone vegan sbriciolati grossolanamente. Aggiungere un pizzico di sale e cuocere per 4-5 minuti o fino a quando non sarà fragrante. Mettere da parte per essere utilizzato in seguito.
3. Nella stessa padella soffriggere la mezza cipolla rimasta, tritata finemente, in un filo d’olio d’oliva per 7-10 minuti o fino a quando non diventa traslucida (aggiungere un po’ d’acqua o brodo se necessario).
4. Aggiungere il riso Carnaroli, mescolare bene e farlo tostare per un minuto circa a fuoco vivo, mescolando per evitare che prenda colore.
5. Sfumare il riso con del vino bianco freddo, mescolare bene e lasciare evaporare completamente l’alcool (1-2 minuti).
6. Aggiungere un paio di mestoli di brodo caldo, abbassare la fiamma e farlo assorbire completamente dal riso, sempre mescolando.
7. Continuare a mescolare e ad aggiungere il brodo, finché il riso non sarà morbido (15-20 minuti). Di tanto in tanto assaggiare ed aggiustare eventualmente di sale e pepe bianco.
8. Non appena il riso sarà al dente, aggiungere con il succo del limone e il salmone vegano precedentemente cotto. Riscaldare il tutto per qualche secondo, fino a portare il salmone a temperatura.
9. Spegnere il fuoco e spostare la padella dal fornello, quindi incorporare la panna fino fino ricoprire ogni granello di riso. Lasciar riposare il risotto per un minuto o due prima di servire.
10. Impiattare il risotto al salmone vegano e guarnirlo con aneto fresco e scorza di limone.
Tenere a caldo il brodo in una pentola a parte durante la cottura del risotto.
Se i tranci di salmone vegano non dovessero ancora essere disponibili nei supermercati di fiducia, oppure siete gluten free o semplicemente preferite stare alla larga dai prodotti processati, potete sostituire il “salmone” con questo salmone di tofu o con il salmone di carote affumicato (noto anche come salmon lox).
Per altre ricette a base di riso non perdete:
– Risotto di Zucca al Forno
– Risotto agli Asparagi, Piselli e Limone
– Riso al Forno Spagnolo
– Zuppa Cremosa di Riso Nero e Verdure
– Risi e Bisi
– Patate, Riso e “Cozze” Vegan
– Insalata di Riso Nero e Fagioli