Panettone Vegano Artigianale This recipe is also available in English
Non c’è nulla di meglio di un buono e fragrante panettone artigianale durante le feste. Ecco per voi la mia ricetta 100% vegan.
Siamo ancora in tempo per preparare il panettone quest’anno?!
Ma cerco che lo siamo!
Con questa ricetta che ho testato a lungo, otterrete un soffice panettone vegano in appena 1 giorno, con lo stesso aspetto e profumo di quello tradizionale, e con un sapore ben migliore di quelli confezionati!
A un certo punto pensavo davvero di non riuscire a portarlo in tavola queste festività natalizie, ma alla fine tutti i miei sforzi sono stati ripagati e posso finalmente presentare una ricetta per un panettone vegano di cui vado orgogliosa!
Alcune dritte…
Ho iniziato a sperimentare all’inizio di novembre con il lievito madre, ma alla fine ho optato per quello di birra, perché garantisce risultati più stabili e costanti, nonché molto più alla portata di mano di tutti.
Per chi non lo sapesse, realizzare il panettone è una vera e propria arte. Bisogna lasciare all’impasto il tempo necessario per sviluppare la migliore struttura e una lievitazione perfetta. Non è assolutamente consigliato prendere scorciatoie, quindi non lo faremo nemmeno in questo caso.
Se siete alla ricerca di una ricetta di scelta rapida, pronta in un paio d’ore, vi consiglio di cercare altrove, preparandovi a rimanere (quasi sicuramente) delusi dal risultato.
Il impiegato per realizzare la mia versione, è il più breve in assoluto che si possa impiegare rispettando tutti i passaggi e dando il tempo necessario a ciascuna lievitazione di essere perfetta.
Già sento in lontananza i commenti indignati dei più grandi maestri italiani che mi rimproverano di aver chiamato questo lievitato con il nome tradizionale, poiché privo degli ingredienti “chiave e insostituibili” della ricetta storica. Mi dispiace gente, ma sono una vegana che è cresciuta gustando questo dolce durante le feste natalizie, e che è riuscita a realizzare una versione dello stesso completamente vegetale, quindi cruelty-free, per cui per me questa non può essere che considerata una vittoria doppia.
In effetti, l’ingrediente principale più rognoso da sostituire sono state proprio proprio le uova.
I due ingredienti non vegani che la ricetta tradizionale richiede sono fondamentalmente burro e uova. Fortunatamente abbiamo accesso quasi in tutto il mondo a una serie di alternative al burro (da decenti a fantastiche), tuttavia, è quando si tratta di sostituire una grande quantità di uova che iniziano i problemi. Lavorare su ricette che richiedono un massimo di 3 uova è piuttosto semplice e immediato; abbiamo, infatti, a disposizione diverse alternative (aquafaba, la combinazione di latte vegetale + aceto + lievito, salsa di mele, semi di lino o chia, banane mature, ecc.), ma è quando ci troviamo lavorare con più di questa quantità che dobbiamo metterci più impegno.
Nei miei vari tentativi ho utilizzato una serie di combinazioni prima di adoperare quella latte vegetale (soia) + amido (ho provato sia con mais che con patate e non ho notato alcuna differenza).
Tutte le volte che ho adoperato la salsa di mele (applesauce) l’impasto non ha lievitato. L’ho usata in sostituzione a metà delle uova (secondo la ricetta che realizzavo quando ero ancora vegetariana), e incorporata nell’ultimo impasto (prima del burro e dopo la frutta e gli aromi). Per l’altra metà ho usato solo latte di soia.
L’anno scorso ho fatto solo un paio di tentativo con semi di lino (flaxegg), ma non mi è piaciuta per niente la resa in questo preparato.
Non ho provato con aquafaba solo e semplicemente perché l’ho già usata tantissimo in altre preparazioni (tra cui queste Paste di Mandorle e in tutti i miei tentativi falliti per realizzare il torrone morbido) e ne avevamo fin sotto le scarpe di mangiare ceci (seriamente, ne abbiamo consumati almeno per un pasto al giorno nell’arco di una settimana e mezzo!!).
Per il resto avremo bisogno di:
– Farina. L’utilizzo di farina forte è indispensabile per ottenere il miglior risultato possibile. Cercate di non usare farina 00 e assolutamente no a quella autolievitante.
– Burro – Vegano, ovviamente. Ho usato “Flora Salted” che è stato lanciato di recente qui nel Regno Unito, e di cui mi sono subito innamorata. Sono sicura che il vostro burro vegetale preferito (attenzione, non la margarina!) funzionerà a meraviglia.
– Zucchero – Ho provato sia con il semolato che con quello di canna, prima di optare unicamente per lo zucchero semolato. Quest’ultimo, in qualche modo, dà vita a una lievitazione migliore. Se volete comunque adoperare quello di canna vi consiglio di sostituirlo solo fino al 40% del totale e di macinarlo un po’ in un robot da cucina prima di aggiungerlo all’impasto.
– Uvetta + Scorzette di Frutta Candita (tipicamente arancia e cedro). Come da ricetta tradizionale. Ad alcune persone potrebbe non piacere questa combinazione e spesso sostituiscono (o addirittura aggiungono) l’uvetta con gocce di cioccolato. Se questo fosse il vostro caso, assicuratevi solo di acquistare gocce di cioccolato vegan.
– Mix Aromatico. Ci sono due scuole di pensiero: una che prepara la miscela aromatica con almeno 24 ore di anticipo (fino a tre giorni) e quella che non si preoccupa di farlo. Personalmente l’ho sempre fatta almeno 12h prima di incorporarla il composto all’impasto (oltre a mettere a bagno e lasciare scolare l’uvetta la notte prima di iniziare il primo impasto), ma negli ultimi due tentativi che non avevo “pianificati” in anticipo ho semplicemente ho aggiunto gli ingredienti all’impasto uno per uno e, se proprio devo essere sincera, non ho notato alcuna differenza tangibile!
Il “mix” aromatico di questo Panettone Vegano è composto da: scorza di limone fresca, estratto di arancia (meglio se utilizzate la scorza di 1 arancia non trattata, io purtroppo le trovo difficilmente qui in UK), pasta di vaniglia (o estratto, o baccello) e glucosio liquido (ho provato anche con sciroppo d’acero e agave ma non mi hanno convinta).
Come realizzare il Panettone Vegano Artigianale
Come accennato precedentemente, fare il panettone in casa è una vera arte che richiede passione, pazienza e tempo.
La ricetta tradizionale richiede fino a tre giorni di preparazione, più l’attesa di (preferibilmente) almeno 3-4 giorni prima di assaggiarlo, per gustare al meglio questo dolce di origine milanese.
In questa versione ho già snellito alcuni passaggi al fine di ottenere una ricetta facilmente realizzabile a casa, soprattutto quando siamo vicinissimi alle festività.
Ci vorranno (solo) 13 ore dall’inizio alla fine (tempo di raffreddamento a parte), e questo, amici miei è il più breve tempo possibile!
Diffidate delle versioni presenti sul web che vantano di realizzare il panettone in meno tempo. Se non è composto da almeno 3 impasti (compreso il mix iniziale), non si tratta di panettoni, ma solo lievitato aromatizzato come tale.
Ma credetemi, se seguirete i passi e consigli di questo post vi ritroverete con un prodotto meraviglioso di cui essere orgogliosi.
La maggior parte del tempo di preparazione è comunque occupato dalle diverse lievitazioni. Il tempo di “manodopera” effettiva varia dall’1 a 1:30 ore, a seconda della vostra dimestichezza.
Ma vediamo subito cosa sono questi impasti e come andarli a realizzare.
Per prima cosa dobbiamo dare vita a uno starter o biga. Per realizzarlo adopereremo il lievito di birra (io ho utilizzato quello secco) e solo una piccola quantità di farina, zucchero e acqua. Questo impasto permetterà di attivare il lievito che a sua volta incrementerà la lievitazione del secondo impasto.
Non appena lo starter (o biga) ha triplicato il suo volume (dopo circa 1: 30h), è il momento di aggiungerlo al secondo impasto.
Il secondo impasto. Questo impasto viene prima lavorato con un altro po’ di zucchero, una porzione maggiore di farina e il sostituto delle uova.
Prima della seconda lievitazione, dobbiamo aggiungere metà del burro vegano ammorbidito a temperatura ambiente (consistenza a pomata), un po’ alla volta, e lasciare che l’impasto incorpori il grasso.
È davvero affascinante e ipnotico assistere al cambiamento di aspetto e consistenza dell’impasto che incorpora a poco a poco il burro.
Una volta incorporato, mettiamo a lievitare nuovamente, questa volta fino a quando non quadruplichi il volume iniziale (ci vorranno circa 4-5 ore) in forno spento con la luce accesa.
Nel frattempo possiamo mettere a bagno l’uvetta in acqua bollente per 20-30 minuti, e grattugiare le scorze degli agrumi che andremo ad aggiungere nell’ultimo impasto.
Trascorso il tempo di ammollo, dobbiamo scolare l’uvetta e tamponarla delicatamente con un panno pulito o carta da cucina fino a rimuovere l’umidità in eccesso. Questo passaggio è necessario per non incorporare un quantitativo elevato nell’impasto che comprometterebbe il risultato finale.
Terzo (e ultimo) impasto. Per prima cosa dobbiamo prima aggiungere la farina rimanente, il latte vegetale e lo zucchero all’impasto precedente e lavorarlo bene per qualche minuto con la planetaria.
Quindi è la volta dello zucchero e di tutti gli ingredienti della miscela aromatica (più un po’ di colorante alimentare giallo o della curcuma in polvere, per dare il caratteristico colore d’uovo) e di nuovo andiamo a lavorare per altri 3-5 minuti.
Successivamente, aggiungiamo il burro ammorbidito a temperatura ambiente rimanente, pochissimo alla volta come prima, fino a quando non sarà tutto ben incorporato.
Ora è il momento di trasferire l’impasto sul piano di lavoro. Mi raccomando, non utilizzate farina extra da questo punto in poi.
Tiriamo delicatamente l’impasto con le mani a formare un grande cerchio o rettangolo e adagiamo i canditi e l’uvetta sopra l’impasto steso a mano.
Ripieghiamo la pasta in modo che i l’uvetta e i canditi siano distribuiti uniformemente e andiamo a lavorarla delicatamente sul nostro ripiano per spargere la frutta ulteriormente.
Quando sarete soddisfatti dell’impasto, afferrate delle piccole porzioni dai lati al centro della palla, una decina di volte, e formate nuovamente una palla. Se volete realizzare dei panettoni più piccoli dovrete porzionare l’impasto prima di questo passaggio.
Trasferite l’impasto nello stampo da 1 kg e mettete a lievitare fino a che non sarà quadruplicato di volume.
Se non avete o non volete acquistare uno stampo specifico, potete realizzarlo in un paio di minuti.
Avrete bisogno di: uno stampo a cerniera tondo da 20 cm (8 pollici), un paio di forbici, metro e carta da forno.
Per prima cosa rivestite il fondo dello stampo con un pezzo di carta. Per fare ciò, basta posizionare abbastanza carta da coprire il piatto inferiore, quindi bloccate con la cerniera e tagliate la carta in eccesso.
Tagliate un foglio di carta forno di 60 cm e piegatelo a metà per la lunghezza. Formate un cilindro mantenendo l’estremità piegata in basso, e infilando un’estremità del foglio nell’altra, come mostrato nelle immagini sottostanti.
Tirate fuori il panettone lievitato e lasciatelo all’aria per il tempo in cui il forno impiegherà a preriscaldarsi a 180 ° C (350 ° F). Questo passaggio formerà una lieve crosta sulla superficie del panottone.
Incidete una croce in cima, adagiate sul taglio un paio di fiocchi di burro vegetale e infornate il panettone vegano fatto in casa per 1 ora, o fino a quando la temperatura interna non raggiunga i 95° C (misurata con un termometro da cucina).
Lasciate raffreddare il panettone per almeno 3 ore a temperatura ambiente prima di conservarlo in un sacchetto per alimenti, e gustare entro tre settimane.
È consigliabile attendere almeno un paio di giorni prima di aprirlo.. se potete!
Buone vacanze amici miei! Spero che passerete delle feste ricche di affetto, nonostante l’emergenza in corso quest’anno 🙂
* tutte le lievitazioni devono essere eseguite in un ambiente caldo compreso tra 25 e 28 ° C (77-82 ° F). Il forno con la luce accesa è consigliato.
Sconsiglio di lavorare a mano la pasta per panettone. E’ necessaria una planetaria.
Ricetta del Panettone Vegano Artigianale
Ingredienti (totali, per uno stampo da 1 kg):
450 Farina (Forte)
200 g Latte Vegetale (Soia)
155 g Zucchero (Semolato)
150 g Uvetta Sultanina
100 g Burro Salato Vegan (più 1 cucchiaio per cottura)
100 g Frutta Candita
50 g Amido di Mais (o Fecola di Patate)
30 g Glucosio Liquido
1/2 cucchiaio Estratto di Vaniglia (o i semi di 1 Baccello)
2 Limoni (scorza)
1 Arancia (scorza) o 1/2 cucchiaino di Estratto di Arancia
1/2 cucchiaino Colorante Alimentare Giallo o Curcuma
4 g Lievito di Birra Secco (14g Lievito Fresco)
Per ciascun impasto:
…per lo starter/biga…
30 g Farina Forte
20 g Acqua Tiepida
5 g Zucchero Semolato
4 g Lievito di Birra Secco (o 14g Fresco)
… per il secondo impasto …
1° Impasto
150 g Farina Forte
150 g Latte di Soia
50 g Amido di Mais
50 g Burro Salato Vegano (a temperatura ambiente)
20 g Zucchero
… per il terzo impasto …
2 ° impasto
270 g Farina Forte
130 g Zucchero
50 g Latte di Soia
50 g Burro Salato Vegano (a temperatura ambiente)
30 g Glucosio Liquido
1/2 cucchiaio Estratto di Vaniglia (o i semi di 1 Baccello)
2 Limoni (scorza)
1 Arancia (scorza) o 1/2 cucchiaino di Estratto di Arancia
1/2 cucchiaino Colorante Alimentare Giallo o Curcuma in Polvere
…più…
150 g Uvetta Sultanina (o Gocce di Cioccolato Fondente Vegano)
100 g Canditi (cedro e arancia)
1 cucchiaio Burro Vegano
Procedimento:
1.Per la biga. Pesare in una ciotola la farina, lo zucchero e il lievito istantaneo. Aggiungere l’acqua tiepida e lavorare gli ingredienti con una spatola fino ad unirli in un impasto. Formare una palla e lasciarla lievitare finché non triplica le sue dimensioni iniziali (circa 1:30 h).
2. Il secondo impasto. Trasferire lo starter lievitato nella ciotola della planetaria. Aggiungere la farina, lo zucchero, la fecola e il latte vegetale (a temperatura ambiente) del secondo impasto e lavorare con la frusta piatta (con o senza i bordi in silicone) per circa 10 minuti.
3. Aggiungere il burro vegano ammorbidito a temperatura ambiente (se non lo avete salato aggiungete anche un pizzico di sale), un po’ alla volta, e lasciare che l’impasto inglobi il grasso.
4. Togliere la ciotola dal mixer, coprire con pellicola e lasciate lievitare in forno con la luce accesa (o in un luogo caldo tra 25 e 28° C / 77-82° F. Temperature più alte o più basse uccideranno il lievito). Questa seconda lievitazione impiegherà dalle 4 alle 5 ore.
5. Mettere a bagno l’uvetta in poca acqua calda per 20-30 minuti e grattugiare la scorza degli agrumi che andrà aggiunta nell’impasto successivo.
6. Dopo che l’uvetta si sarà ammorbidita, dovrà essere scolata e asciugata tamponando con carta da cucina o un canovaccio (vogliamo eliminare l’umidità in eccesso, altrimenti essa comprometterà il risultato finale).
7. Dopo che l’impasto ha quadruplicato le sue dimensioni, si può passare al terzo e ultimo impasto. Rimettere la ciotola nella planetaria, unire all’impasto la farina, il latte vegetale e lo zucchero e lavorare bene per qualche minuto.
8. Aggiungere lo zucchero, il colorante o la curcuma, e tutti gli ingredienti della miscela aromatica (scorza di limone, arancia, vaniglia e glucosio) e continuare a mescolare per altri 3-5 minuti.
9. Ora è la volta del burro ammorbidito a temperatura ambiente (a pomata), di nuovo aggiunto un po’ alla volta, fino a quando non incorporato del tutto.
10. Rimpiazzare la frusta piatta con il gancio e incordare l’impasto fino a che non raggiungerà una maglia glutinica forte (tirando una porzione dell’impasto con le mani non deve rompersi ma formare un velo sottile quasi trasparente, come mostrato nell’immagine seguente).
11. Rimuovere l’impasto dalla ciotola della planetaria e posizionarlo sul piano di lavoro. Mi raccomando, non utilizzate farina extra da questo punto in poi.
12. Tirare delicatamente l’impasto con le mani a formare un grande cerchio o rettangolo e adagiare i canditi e l’uvetta sopra l’impasto steso a mano.
13. Ripiegare la pasta in modo che i l’uvetta e i canditi siano distribuiti uniformemente e lavorarla delicatamente sul ripiano per spargere la frutta ulteriormente.
14. Quando si è soddisfatti dell’impasto, afferrare delle piccole porzioni dai lati al centro della palla, una decina di volte, e formare nuovamente una palla. (Se si desidera realizzare dei panettoni più piccoli bisogna porzionare l’impasto prima di questo passaggio.)
15. Trasferite l’impasto nello stampo da 1 kg e mettete a lievitare fino a che non sarà quadruplicato di volume. (consultate le note se non disponete di uno stampo per panettone adatto). Questo passaggio richiederà circa 5 ore. Non temete, è del tutto normale che l’impasto non lieviti nelle prime due ore.
16. Lasciare il panettone all’aria mentre il forno raggiunge la temperatura di 180° C (350° F). Questo passaggio formerà una lieve crosta sulla superficie del panottone.
17. Incidere una croce in cima, adagiare sul taglio un paio di fiocchi di burro vegetale e infornare il panettone vegano fatto in casa per 1 ora, o fino a quando la temperatura interna non raggiunge i 95° C (misurata con un termometro da cucina)
18. Lasciar raffreddare il panettone per almeno 3 ore a temperatura ambiente prima di sigillarlo in un sacchetto per alimenti da gustare entro tre settimane. Si consiglia di attendere almeno un paio di giorni prima di aprirlo, ma se non volete o potete aspettare potete gustarlo anche immediatamente.
Per altre ricette natalizie o per le feste non perdete:
Dolci e Biscotti
– Paste di Mandorle Vegan
– Paste Greche di Nonna Rosa
– Castagnelle Pugliesi
– Biscotti di Frolla Montata
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– Zucca Arrosto Ripiena
– Wellington di Cavolfiore Arrosto
– Albero di Mini Pan Brioche
– Lasagna Natalizia con Zucca e Cavolini di Bruxelles
– Wellinton di Seitan
23 comments
Ciao! potrei sapere se il secondo impasto posso farlo lievitare una notte intera o se comprometto il risultato lasciandolo più ore in lievitazione rispetto a quanto indicato in ricetta?
Ciao! Guarda, dipende principalmente dalla temperatura/umidità della tua casa. Purtroppo è un terno al lotto dirti con certezza, ma, se hai bisogno di dividere la preparazione in due giorni consiglio di lasciare tutta la notte la seconda lievitazione e tenere d’occhio la terza durante la giornata seguente. Spero ti piaccia!
Provo!! Speriamo bene!! Gentilissima 🙂
Ciaooooo, scusa…domanda dell’ultimo minuto, la prima e la terza lievitazioni vanno coperte anche quelle con la pellicola? Grazie mille e buon Natale
Ciao Sheila! Sì, certo! Per prevenire che l’impasto si secchi.
Buon Natale e buone feste!
Grazieee… Ho già proceduto così, perfetto allora. Buone feste
Cavolo, ho scordato le 5 stelle!
Ciao Cara, la ricetta è davvero eccezionale, grazie mille!
Volevo chiederti se hai mai provato a farlo con il lievito madre e, se SI, quanti grammi ne hai usato.
Grazie e Buona Natale 2021!
Grazie a te Michel! In realtà non ho provato ancora a farlo col lievito madre. Volevo provarci proprio questo Natale ma non ho avuto proprio tempo, quindi purtroppo non posso aiutarti, ma aggiornerò il post non appena avrò modo di testarlo!
Buone feste anche a te!
Bellissima ricetta, la faro’ per la mia nipotina che e’ allergica alle uova. Due domande posso sostituire il latte di soia con quello di mandorla o rischio grosso? Il glucosio liquido posso farlo da me partendo dallo zucchero semolato? Se si’ in che percentuale? Grazie mille Alex
Ciao Alex e grazie mille per il commento!
Puoi sostituire il latte con quello di mandorle, non comprometterà l’esito.
Per quanto riguarda le proporzioni per il glucosio, non saprei dire dal momento che non ho mai sperimentato in prima persona. Può però essere sostituito con sciroppo d’acero o semplice zucchero di canna.
Spero davvero che vi piaccia, aspetto feedback! Buone feste 🙂
Adriana, allora il panettone e’ venuto mezzo bene 🙂 il secondo impasto alla terza ora era stupendo l’ho lasciato lievitare ancora e l’ho trovato collassato alla quarta 🙁 il terzo impasto non ha lievitato bene non arrivava all’altezza dello stampo, insomma e’ raddoppiato poco più’ e l’ho lasciato 6-7 ore. Il risultato: il sapore molto buono, ma relativamente secco e denso. I punti centrali sono due: il collasso del secondo impasto ha rovinato tutto? Al terzo impasto forse ho messo troppa energia quando ho inserito canditi ed uvetta e l’ho chiuso troppo, dovevo esser più’ gentile?:) Grazie di nuovo A.
Ciao! Il panettone è buonissimo e la consistenza perfetta, l’unico problema è che in cottura collassa verso il centro. Hai qualche suggerimento da darmi? Grazie!
Ciao Sara e grazie per il commento 🙂
Guarda, a me in realtà non è mai capitato che collassasse… Il collasso però, solitamente è dovuto a sbalzi di temperatura, magari semplici come aprire il forno in cottura, oppure quando si usa un forno troppo caldo. Dal momento che non tutti i forni sono uguali, ti consiglierei di provare a impostarlo sui 165-170° C la prossima volta, cercando di non aprire il forno per almeno i primi 45 minuti di cottura.
Un abbraccio e buone feste!
Ciao Adriana
Domani vorrei cimentarmi con la tua ricetta che mi piace e mi attira tantissimo. Ho letto che sconsigli vivamente l’impasto a mano e che è necessaria una planetaria…che io non ho. Ho qualche possibilità di riuscita?
Ciao a te!
Guarda dipende da quanta grinta ci metti! L’impasto va lavorato molto per sviluppare il glutine, e sconsiglio a mano perché diventa faticoso.. ma se vuoi cimentarti lo stesso alla fine avrai panettone e muscoli alle braccia 🤣
Fammi sapere!!
Buona sera, inanzi tutto complimenti, volevo sapere se sostituisco la farina forte a una farina aproteica posso raggiungere un risultato discreto ho una bambina con la fenilchetonuria e mi piacerebbe quest’anno poterglielo fare assaggiare
Confermo è venuto perfetto! 5 stelle meritatissime!
Grazie e buon Natale.
Grazie mille! Buone feste anche a te 🙂
L’ho fatto immediatamente appena ho visto la ricetta ed è venuto uno spettacolo! Un profumo!!!!!!!!!!
Non avevo il glucosio e ho usato l’agave però.
Lo rifarò sicuramente l’anno prossimo!! Questa ricetta è da salvare e tramandare!!
Wow grazie!! Sono contenta che ti sia riuscito <3
Felici feste 🙂
Mai fatto un panettone più buono di questo!!!È buonissimo! !!10 stelle😁. Buon Natale
Grazie di cuore! Mi rende davvero felicissima 🙂 🙂 🙂
Buon Natale e te Margherita!